lunedì 21 marzo 2011

Ridere è contagioso!!! .... provare per credere ....


 

Match di barzellette: il vocabolario!!

ABBECEDARIO – Espressione di sollievo di chi si è accorto che c’è anche Dario
ALUNNO – Esclamazione sfuggita a Papa Leone all’apparire di Attila
APPENDICITE – Attaccapanni per scimmie
ASSILLO – Scuola materna sarda
AUTOCLAVE – Armi automatiche dell’età della pietra
BASILICA – Chiesa aromatica  
CALABRONE – Grosso abitante di Cosenza
CALAMARI – Molluschi responsabili della bassa marea  
CERVINO – Domanda dei clienti all’oste romano
COREOGRAFO – Studioso delle mappe della Corea 
ECCEDENTE – Frase di un dentista latino dopo un’estrazione
EMPORIO – Fratello di Giorgio Armani
EQUIDISTANTI – Cavalli in lontananza
EQUINOZIO (1) – Zio del cavallo
EQUINOZIO (2) – Cavallo che non lavora
EUFRATE – Monaco mesopotamico
FAHRENHEIT – Tirar tardi la notte
FANTASMA – Malattia dell’apparato respiratorio che colpisce i forti consumatori di aranciata
FOCACCIA – Foca estremamente malvagia
FONETICA – Disciplina che regola il comportamento degli asciugacapelli
GESTAZIONE – Gravidanza di moglie di ferroviere
GIULIVA – Slogan di chi è vessato dall’Imposta sul Valore Aggiunto
INCUBATRICE – Macchina fabbricatrice di sogni terribili
LATITANTI – Poligoni con molte, moltissime facce
LORD – Signore inglese molto sporco
NEOLAUREATO – Punto nero della pelle che ha fatto l’università
OPOSSUM – Marsupiale americano possibilista
PARTITI – Movimenti politici che nonostante il nome sono ancora qui 
RAZZISTA – Fabbricatore di missili
REDUCE – Sovrano con tendenze di estrema destra
SALADINO – Biscotto salato con il raffreddore
SBRONZI – Ubriachi di Riace
SCIMUNITO – Attrezzato per gli sport invernali
SPAVENTO – Società per azioni eolica
TACCHINO – Parte della scarpina
TELEPATIA – Malattia che colpisce chi guarda troppo la TV
TONNELLATA – Marmellata di tonno
VIGILIA – Donna vigile urbano
ZONA DISCO – Parcheggio per gli UFO

martedì 15 marzo 2011

Match di Barzellette

Ecco a voi il primo post della serie “Match di barzellette”!!
Eh sì, avete capito bene … proprio qui, su questo blog, si svolgerà un grande scontro fra barzellette! Solo una sarà la vincitrice, e a sceglierla sarete proprio voi!! Come? Esprimete la vostra opinione sulle barzellette in gara, deprecatele o esaltatele in libertà … la più acclamata vincerà!!

Maestra, le posso fare un indovinello?
- Ma certo Pierino dimmi pure...
- Se su una quercia che ha cento rami, per ogni ramo nascono due foglie, quante foglie ci sono in tutto?
- Ma, 200 Pierino...
- E se nascono due ciliege per ogni ramo?
- Sempre 200 Pierino...
- Ok maestra. Ora ascolti bene: se sale un gallo e fa l'uovo, dove cade?
- Pierino ma il gallo non fa l'uovo...
- E perché la quercia fa le ciliege?!?
Come si chiama il più grande ubriacone cinese? – Chai Ungin
Pierino riceve come regalo di Natale un bell'acquario. Il giorno dopo la mamma gli chiede:
- Pierino, hai cambiato l'acqua ai pesci?
- No, non hanno ancora bevuto quella di ieri!
La moglie al volante:
- Ma guarda tu questi pedoni, sempre in mezzo alla strada!!!
Il marito:
- Ti prego cara, scendi dal marciapiede...
Ci sono due pecore che si fissano per degli istanti interminabili. Alla fine una fa all'altra con aria di sfida:
- Beh?


E' scientifico: ridere fa bene al cuore


Anche ridere è una cosa seria!! …. ecco un articolo del Corriere della sera in cui si parla degli effetti della risata sulla nostra salute:

E’ scientifico, ridere fa bene al cuore.
Ricerca Usa: dilata i vasi sanguigni, bastano quindici minuti al giorno
Uno studio dell’università di Baltimora conferma quanto intuito dal medico clown Patch Adams.

Ridere fa buon sangue, dice un vecchio proverbio. Ridere fa bene al cuore, conferma un’originale ricerca scientifica appena presentata a Orlando, in Florida, all’American College of Cardiology , l’appuntamento più importante dell’anno per i cardiologi di tutto il mondo. La risata è un vero e proprio farmaco, ci suggeriscono i ricercatori, con tanto di indicazioni. Dosaggio: una somministrazione di quindici minuti al giorno. Effetti: miglioramento della circolazione del sangue e prevenzione delle malattie cardiovascolari. Controindicazioni: nessuna. Una medicina che va bene per tutti, grandi e piccoli, uomini e donne. La terapia del sorriso non è una novità: tutti ormai conoscono la storia di Patch Adams, il medico americano con il naso da clown che ha intuito e poi trasformato in cura il potere benefico della risata.

SEQUENZE DI FILM - Ora gli studiosi dell’Università del Maryland a Baltimora ci dicono che la risata è capace di stimolare l’espansione dell’endotelio, il rivestimento interno dei vasi sanguigni, favorendo così il passaggio del sangue, esattamente come succede con l’esercizio fisico. E lo dimostrano in un modo originale, ma scientifico: misurando con gli ultrasuoni il flusso sanguigno nell’arteria del braccio di venti volontari, prima e dopo la proiezione di due film, uno allegro e uno drammatico. E’ bastata una serie di gag perché tutti i partecipanti all’esperimento, tranne uno, mostrassero arterie rilassate e un aumento del flusso di sangue per un tempo che andava dalla mezz’ora ai 45 minuti dopo la visione della pellicola. Esattamente l’opposto succedeva a quelle stesse persone quando assistevano alle sequenze, tanto spettacolari quanto violente, dello sbarco in Normandia con cui si apre il film «Salvate il soldato Ryan» di Spielberg: in quattordici dei venti spettatori volontari le arterie si restringevano e il flusso sanguigno si riduceva.

STRESS MENTALE - «Mediamente - ha precisato uno dei ricercatori americani, Michael Miller - il flusso aumenta del 22 per cento come conseguenza della risata e diminuisce del 35 per cento durante uno stress mentale. C’è una grande variabilità fra persona e persona, ma tutto quello che condiziona lo stato emozionale di un individuo ha un impatto importante sul cuore». L’endotelio è il punto di partenza dei processi che portano all’aterosclerosi, cioè all’indurimento delle arterie e al loro restringimento, situazioni che aumentano il rischio di infarto e di ictus. E se è vero che la risata aiuta a mantenere un endotelio sano, è immaginabile che possa ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. «La risata, come l’esercizio fisico - ha continuato Miller - stimola la produzione di endorfine, sostanze chimiche che hanno un effetto benefico sul sistema cardiovascolare. Le modificazioni che noi abbiamo visto nell’endotelio sono simili a quelle che si osservano come conseguenza dell’attività aerobica, ma senza i dolori, gli indolenzimenti e le tensioni muscolari associate a quest’ultima».

SENZA ASCENSORE - Se la risata appare efficace quanto l’esercizio fisico nello stimolare la salute dei vasi, questo non significa che si debba rinunciare all’attività fisica come sistema di prevenzione delle malattie cardiovascolari. «L’esercizio fisico - commenta Calogero Calcullo, coordinatore nazionale per la prevenzione dell’Associazione dei cardiologi del territorio - provoca una dilatazione diretta dei vasi sanguigni, a differenza della risata, dove sono i mediatori chimici, come le endorfine, ad avere l’effetto dilatante. A questo si aggiunge la funzione di allenamento sul muscolo e sulla capacità dell’emoglobina di trasportare ossigeno ai tessuti. L’esercizio fisico ha dunque un effetto più completo su tutto l’organismo». Una buona ricetta pratica per la prevenzione dell’Associazione dei cardiologi del territorio - provoca una dilatazione diretta dei vasi sanguigni, a differenza della risata, dove sono i mediatori chimici, come le endorfine, ad avere l’effetto dilatante. A questo si aggiunge la funzione di allenamento sul muscolo e sulla capacità dell’emoglobina di trasportare ossigeno ai tessuti. L’esercizio fisico ha dunque un effetto più completo su tutto l’organismo». Una buona ricetta pratica per uno stile di vita salutare, suggeriscono i ricercatori, dovrebbe prevedere trenta minuti di attività fisica tre volte alla settimana e un quarto d’ora di risate al giorno. «E’ dimostrato che un’attività fisica regolare come il salire e scendere tre o quattro piani di scale al giorno - conclude Calcullo - riduce l’incidenza di malattie cardiovascolari del 10-15 per cento. Basterebbe, dunque, rinunciare all’ascensore per rischiare meno l’infarto». Adriana Bazzi, 9 marzo 2005